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Il panettone allo zafferano, davvero?

Pubblicato da Raffaella Fargion in data
Il panettone allo zafferano, davvero?

Siamo quasi a fine gennaio e questa avventura del panettone allo zafferano non ve l'abbiamo ancora raccontata come si deve. 

L'idea c'è venuta in mente troppo tardi, in pieno black friday e in pieno rodaggio del nostro neonato e-commerce. Però ci siamo dette: "perché non provare lo stesso? Facciamo un esperimento!".

Tutto è cominciato con un post su Facebook: 'Cercasi pasticceri per creare panettone allo zafferano!!!'
Abbiamo ricevuto un sacco di risposte, e una di quelle risposte ci ha fornito il contatto di Lorenzo Pozzi - vent'anni e una passione sfegatata per la cucina. Lorenzo ha partecipato alla seconda edizione di Antonino Chef Academy e ci ha conquistate la sua sfrenata voglia di fare, con la quale ha abbracciato il nostro progetto. 

Lorenzo ci ha inviato il primo panettone a dicembre inoltrato, e l'emozione della prima prova non si scorda mai! A quella prova ne sono seguite molte altre - per aggiustare la texture, la quantità di arancia e di cioccolato, la percentuale di zafferano - ma alla fine abbiamo raggiunto il risultato perfetto: 20 panettoni Zafferano del Cardinale, bellissimi, che abbiamo incartato - veramente non noi, ma Desirée di Loft SDM, ma questa storia ve la raccontiamo un'altra volta - e regalati a parenti e amici per raccoglierne feedback e pareri. 

Quale è stato allora il verdetto del pubblico?
Il panettone, si sa, è un'istituzione, e come tutte le ricette classiche che più classiche non si può divide la sua audience tra puristi del gusto e pionieri dell'avanguardia. E in effetti così è andata: la qualità del panettone di Lorenzo ha convinto tutti, l'audacia del progetto ha un po' spaventato i puristi, che continueranno a preferire sempre la ricetta storica - ma vorremo bene loro lo stesso. Ma tra le fila avanguardistiche ha raccolto soltanto commenti entusiasti. Un grande, grandissimo sì a questo strambo esperimento. 

Il panettone di Lorenzo segue una sua filosofia ben precisa, dove viene prima di tutto la cura della naturalezza degli ingredienti. Il lievito madre va accudito ogni giorno, rinfrescato più volte nel corso delle 24 ore, e il risultato di questa dedizione è la morbidezza del dolce. Inoltre è completamente libero da conservanti. Questa scelta determina certamente una shelf life più breve, ma permette di preservare intatti tutti i gusti e gli aromi presenti nel panettone.

Quello che vogliamo fare con Zafferano del Cardinale è proprio rendere lo zafferano uno strumento quotidiano della nostra - e vostra - cucina. Perché, se è vero che il matrimonio tra riso e zafferano è un legame perfettamente equilibrato, lo zafferano è capace di abbinarsi a tanti ingredienti diversi, conquistando uno spazio anche nella tradizionale cucina italiana. (Per non parlare delle cucine del mondo, ma anche questa è un'altra storia.)

Perciò, con gli audaci pionieri delle avanguardie, ci diamo appuntamento al prossimo Natale, dove saremo finalmente pronte a vendere a tutti il Panettone Zafferano del Cardinale. 

 

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